Pagine: 240
Lingua: italiano
Autore: Icro Maremmani
In collaborazione con: Angelo G.I. Maremmani e Matteo Pacini
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Negli ultimi anni il problema della diagnosi e del trattamento dei pazienti con malattie mentali e abuso di sostanze ha assunto una crescente importanza e rappresenta una scottante attualità. Sebbene tali pazienti siano sempre stati presenti sia in ambito psichiatrico, che di dipendenza, in passato sono stati ampiamente ignorati o misconosciuti. A loro veniva spesso rifiutata l’ammissione al trattamento psichiatrico, perché considerati da servizio per le dipendenze, oppure viceversa inviati al servizio psichiatrico, perché non adatti ai programmi specifici per le dipendenze. Da sempre poi sono stati considerati resistenti, difficili, non trattabili o con prognosi molto sfavorevole.
Nonostante l’impatto epidemiologico del problema e la sua rilevanza nella pratica clinica, il Disturbo Duale rimane una realtà clinica complessa, dai confini diagnostici spesso incerti, a volte sfuggenti. Ciò è in larga parte determinato dalla comune considerazione che l’uso di sostanze sia un fenomeno indipendente, separato dal resto della psicopatologia. Ancora oggi questo conduce ad inesattezze e ritardi nel processo diagnostico e nella definizione di un progetto terapeutico adeguato.
Diversi fattori hanno aumentato oggi l’attenzione rivolta a questi pazienti. Gli psichiatri hanno finalmente accettato, in una certa misura, che l’uso di sostanze ha un ruolo centrale per la salute mentale. Questa accettazione si manifesta con il crescente interesse da parte di giovani psichiatri e specializzandi in psichiatria verso le attività formative e la letteratura scientifica sull’argomento. Un fattore, senz’altro determinante, è stato l’ evidente aumento della prevalenza dei casi con disturbo duale nella pratica clinica. Circa la metà dei pazienti psichiatrici sotto i 30 anni ha problemi con l’uso di sostanze; ignorare i disturbi correlati significa non occuparsi di metà della clinica psichiatrica dei nostri giorni. Per la stessa ragione, anche altri medici che si occupano delle dipendenze, dal tossicologo, all’internista, al farmacologo, sono diventati sempre più consapevoli dell’importanza di questi pazienti ed hanno sentito sempre più l’esigenza di affinare la proprie conoscenze per gestirli nei contesti in cui si trovano ad operare.
Sfortunatamente, nonostante questa tardiva presa di coscienza dello psichiatra e di altri medici impegnati nel settore delle dipendenze, per questi pazienti sono stati stabiliti ancora pochi programmi dedicati. E’ questa una esigenza che si sente sempre di più, come pure quella di approntare percorsi formativi specifici.
Questo libro rappresenta una guida pratica alla diagnosi e terapia del Disturbo Duale. Tutti coloro che accettano la responsabilità della cura di questi pazienti possono trovarvi informazioni utili. Per loro, può rappresentare un crocevia nel percorso formativo, fornendo una serie di riferimenti che renderanno il loro lavoro più complicato e faticoso, ma senz’altro più gratificante. Ovviamente, un approccio moderno al Disturbo Duale richiede un lavoro clinico complesso, attraverso la raccolta e la gestione di molte informazioni, come pure la rimodulazione continua della diagnosi e delle scelte terapeutiche.
Una delle possibili critiche è che questo sia un libro troppo difficile, perché tenta di affron tare problemi clinici attraverso nozioni scientifiche complesse. Karl Jaspers ha risposto alla stessa critica nella prefazione della sua Psicopatologia generale: “..sono convinto che sia meglio afferrare una scienza interamente... o non conoscerla per niente. Ritengo fatale adeguarsi a un livello di conoscenza più semplice, ma inferiore. ...Coloro che insegnano dovrebbero costringere i loro studenti a salire al livello scientifico più elevato. ..... pseudo-conoscenze frammentarie e superficiali, spesso sono più nocive della totale ignoranza.”
Giulio Perugi
Professore Associato di Psichiatria
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università di Pisa
Direttore
Unità Operativa di Psichiatria Universitaria 2 Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana
AU-CNS Associazione per l’Utilizzo delle Conoscenze Neuroscientifiche a fini Sociali
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